| Una vita bio
L'utilità delle api
La necessità di salvaguardare gli insetti impollinatori è ormai nota a tutti. E’ nata anche la Giornata mondiale delle api, il 20 maggio. In Italia, abbiamo quasi mille specie di api e la più famosa è la mellifera, quella che fa il miele.
Anche le api che non producono il buon nettare, però, fanno un lavoro molto prezioso, impollinando senza sosta. Il progetto “Ogni ape conta” di Coop, Life Gate e Dipartimento di scienze e tecnologie agro-alimentari di Alma Mater Studiorum (Università di Bologna, e-coop.it, sottotitolo: difendiamo la biodiversità) è il primo su larga scala, e coinvolge tutta la filiera.
Si propone di mettere a dimora -in 40 aziende fornitrici di miele a Coop- cento nidi di api solitarie impollinatrici e cento arnie con mellifere. Una meritevole opera di ripopolazione degli insetti che, più di altri, sono minacciati da pesticidi e disagi molteplici del cambiamento climatico. Il progetto, inoltre, prevede una fase di raccolta dati dai prelievi su arnie e nidi: analizzando il polline si potrà fare più luce su quali condizioni possono favorire la sopravvivenza delle api e, al tempo stesso, diffondere nuove pratiche per un’agricoltura sostenibile.
Un’altra iniziativa volta a salvaguardare gli insetti impollinatori ci arriva da startup tecnologiche come la comasca 3Bee che ha messo a punto un sistema di monitoraggio e diagnostica per la salute delle api, grazie a sensori IoT da inserire negli alveari per acquisire parametri vitali e suoni, raccogliendo informazioni sulla qualità dell’ambiente nel raggio di uno/due km dai siti-habitat.
Dispositivi di nuova generazione, che potranno anche seguire il flusso nettarifero, individuare i momenti più adatti per aggiungere o togliere i melari e controllare le scorte d’inverno (3bee.com).